APPROCCIO EVIDENCE-BASED ALLA VALUTAZIONE DEL TRATTAMENTO COMUNITARIO: OUTCOME DI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE COMUNITà TERAPEUTICO-RIABILITATIVE DEL LAZIO

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[:it]Oggetto: Un approccio evidence-based alla valutazione di efficacia del trattamento comunitario è stato adottato da 12 comunità terapeutico-riabilitative (CTR) del Lazio per valutare la tipologia del cambiamento che interviene in una popolazione di pazienti psichiatrici dopo un anno di trattamento residenziale. Metodo: è stato effettuato il test-retest con una batteria di strumenti psicometrici (BPRS, GAF, CGI, WAIS-R, WHOQOL – B, MMPI) in sessantadue pazienti residenti nelle 12 CTR. Le modificazioni sono state studiate anche in relazione ai fattori età, durata di permanenza in comunità, funzionamento globale, diagnosi. Risultati: Un trend generale di miglioramento delle capacità cognitive costituisce il cambiamento più rilevante dopo un anno di trattamento comunitario per tutti i pazienti, insieme al miglioramento della qualità di vita (nelle dimensioni dell’ambiente di vita e della percezione del proprio stato psicologico) e a una maggior stabilizzazione affettiva. Il miglioramento cognitivo e della qualità di vita risultano più pronunciati in pazienti giovani, con una diagnosi di psicosi dello spettro schizofrenico e con una grave compromissione funzionale. La stabilizzazione affettiva si verifica tendenzialmente in pazienti con maggiore durata di permanenza in comunità, di età più elevata, meno compromessi dal punto di vista funzionale. L’efficacia del trattamento comunitario nel ridurre alcune dimensioni psicopatologiche si evidenzia nei pazienti giovani, con una diagnosi di disturbo di personalità e con durata di trattamento comunitario fino a due anni. Miglioramenti consistenti del funzionamento globale si ottengono in pazienti con grave disabilità iniziale. Gli effetti terapeutici del trattamento comunitario sembrano strutturarsi nel primo periodo di inserimento in CTR, consolidandosi quelli sulla qualità di vita percepita e sul funzionamento globale negli anni successivi. Conclusioni: Il trattamento comunitario sembra particolarmente indicato per pazienti giovani, con diagnosi di psicosi e con una grave compromissione funzionale, configurandosi come presidio terapeutico specificamente efficace nell’indurre un miglioramento cognitivo.[:en]Object: An evidence-based approach to the assessment of efficacy of community treatment has been adopted by twelve therapeutic-rehabilitative communities (TRCs) of Latium (Italy) to evaluate the type of change occurring in a population of psychiatric patients after one year of residential treatment. Method: The test-retest was carried-out with a battery of psychometric rating tools (BPRS, GAF, CGI, WAIS-R, WHOQOL-B, MMPI) completed on 62 residential patients of the above TRCs. The modifications were evaluated according to age, length of community stay, global functioning, and diagnosis. Results: A general trend toward improvement of cognitive abilities was the most prominent change after one year of community residence for all patients, along with an improvement of the quality of life (in the two dimensions of life environment and perception of one’s own psychological status), as well as a greater stabilization of affect. The improvement of cognitive function and quality of life were greater in patients who were younger in age, had a schizophrenic spectrum diagnosis, and a greater functional impairment. Stabilization of affect tended to occur in patients who stayed in the community for longer periods, who were older in age, and who had less severe functional impairment at baseline. The efficacy of community treatment in reducing some psychopathological dimensions was more prominent in patients with a younger age, with a personality disorder diagnosis, and with a community stay up to two years. Remarkable improvement of global functioning was obtained in patients with severe initial disability. The therapeutic effects of community treatment appear to take form during the first period of introduction to the community, whereas the effects on global functioning and perception of one’s own psychological status appear to consolidate in the subsequent years. Conclusions: Community treatment appears particularly indicated for younger patients, with a diagnosis of psychosis, and with a severe functional impairment, qualifying as a type of therapy specifically able to induce cognitive improvement.[:]

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