Description
[:it]Oggetto: il suicidio giovanile è in aumento a livello mondiale e le statistiche ufficiali tendono a sottostimare il fenomeno. Metodo: la ricerca si propone di individuare la diffusione di atteggiamenti a rischio per il suicidio in adolescenza. In un campione di adolescenti lombardi (N = 2312) dai 14 ai 19 anni sono stati utilizzate la Multi-Attitude Suicide Tendency Scale (Osman 1993) e lo Youth Self-Report (Achenbach 2001). Sono state condotte correlazioni lineari, analisi di associazione (chi quadrato) e confronti tra medie (ANOVA). Risultati: la ricerca mostra che il 7% degli adolescenti ha atteggiamenti problematici nei confronti della morte del suicidio. Gli adolescenti più a rischio sono caratterizzati da una bassa capacità di coping e da una scarsa familiarità con il corpo, mostrano una maggiore presenza di problemi internalizzanti, in particolare di ritiro depressivo e sociale. Conclusioni: I risultati confermano che gli adolescenti a rischio, per un atteggiamento problematico nei confronti della morte e per la propensione al suicidio, sono di diversi ordini di grandezza superiore a quella indicata dalle registrazioni ufficiali, con un rapporto di 1:100 tra tentativi di suicidio registrati nelle statistiche ufficiali e i tentativi dichiarati dagli adolescenti (1,4% del campione).[:en]Objective: the number of suicides committed by young people is increasing worldwide and official statistics tend to underestimate the phenomenon. Method: rhe research aims at identifying adolescents at risk in relation to their attitudes towards death and suicide and at relating them to mental health problems. 2312 adolescents from Lombardia aged 14 to 19 completed the Multi-Attitude Suicide Tendency Scale (Osman 1993), and the Youth Self-Report (Achenbach 2001). We performed linear correlations, chi-squeare analysis and analyses of variance on the mean scores (ANOVA). Results: 7% of the sample showed problematic attitudes towards death and made statements of suicidal ideation, self harm or suicide attempts. The high-risk group is mainly characterized by spread uneasiness, poor capacity of coping and poor familiarity with their body. From a psychopathological point of view they show more mental problems, in particular on the internalizing end, with a prevalence of depressive disorders or social withdrawal. Conclusions: Surveys through a self report instrument identify a high percentage of at-risk-students with a far higher order of magnitude than the one identified by official statistics. The ratio of recorded suicide attempts to repetitive and severe attempts stated by the adolescents is 1:100 (1.4% of the sample).[:]
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