Description
Questo libro affronta un tema di attualità e urgenza: l’aumento esponenziale dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Cosa sta succedendo ai cuccioli d’uomo del XXI secolo? Perché stanno progressivamente e rapidamente perdendo la loro abilità di apprendere a leggere, scrivere e far di conto? Perché sono travolti da un’epidemia di deficit dell’attenzione con iperattività (ADHD), patologia nella maggior parte dei casi diagnosticata in associazione ai DSA?
I report annuali del Ministero evidenziano un incremento delle diagnosi di DSA del 408,4% negli ultimi dieci anni, a fronte di un calo dell’8,9% della popolazione studentesca con un sempre maggior incremento del problema anche a livello universitario.
Se dopo dieci anni dall’entrata in vigore della legge nr. 170 questi sono gli esiti è necessaria una riflessione critica e propositiva sull’effettiva utilità delle pratiche diagnostiche e “compensative” utilizzate. L’approccio sistemico connessionista con cui viene affrontato il problema, oltre a offrire nella teoria posizionale della scritto-lettura una cornice innovativa allo studio dello sviluppo neuropsicologico e funzionale del singolo studente, mette in evidenza le potenzialità di tutti i sistemi di riferimento in cui egli è inserito.
Questo libro si occupa di individuare e comprendere cosa serve davvero ad ogni bambino per arrivare alla conquista della scrittura, della lettura e del calcolo.
Miriam Gandolfi si laurea in psicologia a Padova nel 1976 con una tesi, pubblicata, su bilinguismo e sviluppo evolutivo. Da quel momento continuerà a occuparsi in particolare di psicologia dell’età evolutiva, di disturbi della scritto-lettura, della comunicazione e di riabilitazione. Psicoterapeuta di formazione sistemico- connessionista, ha lavorato in servizi pubblici specialistici fino al 1992, poi come libera professionista. Affianca all’attività psicoterapeutica quella di supervisore e formatore. Responsabile scientifica di Officina del Pensiero di Bolzano (www.officinadelpensiero.eu), tra le sue pubblicazioni: Il bambino nella terapia. Un approccio integrato alla diagnosi e al trattamento con la famiglia, Erickson 2008; Manuale di tessitura del cambiamento. Un approccio connessionista alla psicoterapia, Giovanni Fioriti 2015.
Attà Negri, psicologo e psicoterapeuta, vive e lavora a Milano. Si laurea in psicologia nel 2002, consegue il dottorato in psicologia clinica nel 2007 e si specializza nel 2012 in psicoanalisi della relazione. Ha svolto consulenza psicologica presso la clinica S. Carlo di Paderno Dugnano e l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dal 2013 al 2017 è stato vicepresidente della Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione. Dal 2008 è ricercatore in Psicologia Dinamica presso l’Università di Bergamo dove è professore di Metodi e Tecniche psicodiagnostiche e dal 2019 è Direttore del Corso di Perfezionamento in Disturbi dell’Apprendimento. Le sue ricerche riguardano principalmente gli effetti della diagnosi e del linguaggio nei contesti interattivi.
Indice
Introduzione
Capitolo 1. Indagine su un’epidemia
1.1 I numeri non sbagliano mai
1.2 Piano scuola 4.0: il piano Marshall per il futuro della scuola
1.3 Se dopo molti sforzi il problema non si risolve, andranno cambiate le premesse
Capitolo 2. Vedere il mondo dalla parte dei bambini. Dedicato ai genitori… ma non solo
2.1 Il corpo: il dono più prezioso di Madre Natura
2.2 I neuroni si vedono, il quoziente intellettivo si misura, ma la mente conversazionale dove sta?
2.3 Da dove viene scrivere, leggere e far di conto? Viene da destra o da sinistra?
2.4 Disturbi specifici dell’apprendimento: l’importanza delle domande
Capitolo 3. Scegliere le mappe più utili per orientarsi nel territorio della mente
3.1 Cos’è una mappa
3.2 La mappa è solo uno strumento: maneggiare con cura!
3.3 Critiche alla visione cerebrocentrica della mente
3.4 Esiste un altro luogo in cui cercare?
3.5 La nuova mappa è delineata. Entriamo nel territorio della “mente conversazionale”
Capitolo 4. Proposta per una teoria posizionale del processo di scritto-lettura
4.1 Come si è arrivati a “scoprire” i DSA: per capire una storia si deve conoscerne l’inizio
4.2 Bambini intelligenti, scolari inefficienti: il paradosso della diagnosi di discalculia
4.3 L’importanza di essere mancini
4.4 Un modo diverso di intendere lo sviluppo e il linguaggio
4.5 Dyslexic mistakes: verso una teoria posizionale della scritto-lettura
4.6 Dedicato agli interessati ai viaggi nel tempo, ai quanti, ai quozienti di sviluppo e alla evidenza scientifica
Capitolo 5. La conquista della scrittura è una “lunga” storia
5.1 In principio era la Terra e il Cielo
5.2 Da dove nasce la scrittura
5.3 Da dove nasce la lettura
5.4 Da dove vengono le cifre e i numeri
5.5 Anche la scienza ha le sue malattie,
la cura è “la nobile tradizione del dissenso”
Capitolo 6. Una ricerca-intervento alternativa. qualcosa di nuovo sotto il sole
6.1 Occhio, mano, corpo, terra: il dialogo tra uomo, spazio e forza di gravità
6.2 La costruzione della ricerca: due prospettive a confronto e un’ipotesi da verificare
6.3 La ricerca di uno sguardo nuovo: come, chi, dove, quando
6.4 Cosa e come osservare: la scelta degli strumenti
6.5 Modalità e contesti di somministrazione
6.6 Il campione
6.7 Analisi qualitativa dei dati e considerazioni emergenti
6.8 Per una teoria posizionale dei DSA: plausibilità e attendibilità scientifica
Capitolo 7. Osservare, descrivere, spiegare. Dedicato agli insegnanti… ma non solo
7.1 Quando una soluzione diventa il problema
7.2 Discalculia: mancanza del senso del numero nel bambino o perdita del significato della matematica?
7.3 La grande illusione: il computer anche più potente può sviluppare più intelligenza di un bambino e un insegnante in conversazione tra loro?
7.4 Alla ricerca della scuola che non c’è, ma della quale c’è urgente bisogno
7.5 Come, quando e cosa fare: una procedura “ecologica” per un processo naturale all’acquisizione della scritto-lettura
7.5.1 A misura di bambino: l’esperienza triennale in due scuole dell’infanzia
7.5.2 Il cambiamento di “sguardo”
7.5.3 Esempi di “ricomposizione” di sguardi a partire dai dati osservati
7.5.4 La proposta del laboratorio: fare vedere come
7.5.5 “Oltre” il progetto
Capitolo 8. Vedere, descrivere, spiegare. Dedicato agli psicologi e a coloro che non si accontentano delle apparenze
8.1 Essere sani o essere malati, vivere o “coltivare” malattie? Questo il dilemma
8.2 I “DSA”: come aiutarli ad andare per il mondo
8.2.1 Riccardo e le sue coordinate: 8-16-24
8.2.2 E adesso che hai 16 anni cosa ci facciamo con te?
8.2.3 24 anni: epilogo di una storia annunciata
8.2.4 Legge dell’equifinalità dei sistemi aleatori: condizioni iniziali uguali possono
evolvere in esiti finali diversi
8.2.5 La storia di Luca. Come si rischia di diventare un changeling
8.2.6 Dal rischio di circolo vizioso a una via verso un circolo virtuoso
8.2.7 Luca oggi
8.3 Una riflessione su costi/benefici degli interventi a favore dei soggetti con diagnosi di DSA
Capitolo 9. Come si fa una cosa cambia la cosa che si fa. Quattro storie vere
9.1 Guida alla presentazione dei casi
9.1.1 Come non rompere i bambini? Elsa ci fa da maestra
9.1.2 Cosa ci insegna Elsa
9.2 La “disabilità” amplificata: quando i bambini sanno scrivere ma gli adulti non sanno leggerli
9.2.1 Cosa ci insegna Vanni
9.3 La “disabilità” misconosciuta: quando ci si lascia abbagliare da una causa troppo evidente
9.4 Ilaria: la “disabilità” costruita
Postfazione
Pillole per pensare e guardare al futuro
Appendici
Documento di presentazione della Ricerca alle scuole
Modulo di adesione alla Ricerca per le istituzioni
Modulo di adesione alla Ricerca per i genitori
Bibliografia
Indic e analitico