Description
[:it]Secondo il modello teorico proposto in questo contributo, la dipendenza tecnologica è un disturbo connesso al funzionamento delle difese di natura dissociativa, volte a contrastare l’emergere alla consapevolezza di emozioni e memorie traumatiche attraverso una disconnessione tra rappresentazioni mentali o tra stati del Sé. Le nuove tecnologie consentono infatti un elevato coinvolgimento immaginativo, che facilita il ritiro temporaneo in “rifugi della mente” che non sono di per sé patologici, e che possono essere messi al servizio dell’Io, delle relazioni oggettuali e della creativitÀ. Nelle dipendenze tecnologiche assistiamo però ad un utilizzo disfunzionale dei rifugi della mente, in cui il totale assorbimento del soggetto nel comportamento dipendente testimonia la presenza di emozioni e memorie traumatiche non accessibili alla coscienza. Nelle dipendenze tecnologiche gli stati del Sé dissociati possono riguardare particolari e specifici eventi traumatici non elaborati, e presentarsi anche in personalitÀ nevrotiche ad alto funzionamento: in questo caso la prognosi è abbastanza favorevole. Altre condizioni, ben più gravi, evidenziano invece il ruolo del fallimento della relazione con le figure di accudimento, che hanno condotto l’individuo a disconoscere le sue naturali vocazioni ed i suoi bisogni affettivi, poiché la mente è stata assoggettata alle esigenze, ai conflitti, alle paure ed alle proiezioni genitoriali: in questo caso la dissociazione ed il rifugio nella condotta di dipendenza ha la funzione di preservare il Sé dall’erompere di emozioni traumatiche intollerabili e dal conseguente crollo psichico.[:en]The theoretical model shown in this paper hypothesizes that technological addictions are disorders connected with dissociative mechanisms. In technological addictive behaviors, dissociation works in order to avoid that traumatic feelings and memories reach the Self and the awareness, through a disconnection between mental representations or Self-states. New media and new technologies allow an high imaginative involvement, thus they may lead to a temporary withdrawal inside “psychic retreats”. Psychic retreats are not pathological by themselves, and they can be used for counteracting anxieties or developing creativeness. In technological addiction, instead, we see a dysfunctional use of psychic retreats, in which the total absorption inside the addicting behaviors hides the presence of traumatic feelings and memories not eligible to the conscience. In technological addictions, dissociated Self-states may concern specific, not symbolized, traumatic events. This use of dissociation is common in highly functioning neurotic personality too, and in this case the prognosis is quite favourable. Examining more serious psychopathological conditions, the failure of primary relationships seems to have an important role, because they can lead the subject to disown his or her natural vocations and needs. When it happens, during the development, the mind became subdued to the desires, the conflicts, the fears and the projections of the parents. In this case, the dissociation and the addictive behaviours have the function to preserve the Self from throwing out overwhelming traumatic emotions and the consequent psychic collapse.[:]
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