Description
Nuova edizione critica a cura dell’Istituto Mitchell – Torino
Oggi la psicoterapia e la psicologia clinica si confrontano con sfide sempre nuove e problemi esistenziali e psicopatologici che sono espressione della complessità postmoderna. Fondando un modo di pensare e scrivere relazionale e dialogico, Stephen A. Mitchell ci ha regalato con questo libro un capolavoro di riflessione clinica e di sintesi teorica capace di rivitalizzare il paradigma psicoanalitico aprendolo definitivamente al contesto culturale e scientifico contemporaneo.
Negli ultimi decenni si è ormai affermato definitivamente un ampio paradigma che concepisce i fenomeni psicologici in termini relazionali. Il funzionamento mentale, lo sviluppo, la psicopatologia, la psicoterapia sono da pensare, in vari modi, come realtà relazionali.
Speranza e timore in psicoanalisi è uno dei contributi fondamentali per la definizione di questa prospettiva teorico-metodologica. Uscito negli Stati Uniti nel 1993, tradotto in Italia anni fa, il libro di Mitchell trova qui una Nuova Edizione completamente rivista e curata in modo critico, con un apparato di testi introduttivi e note che permettono di valorizzarne l’inesauribile importanza e la straordinaria attualità.
Il volume aiuterà i clinici di oggi a inserire se stessi nelle proprie osservazioni, a riflettere su quanto accade nel lavoro con i loro pazienti in termini di una continua ricerca, di entrambi i partecipanti, di contatto sia con la propria interiorità sia con la mente dell’altro. Un contatto desiderato e temuto, fonte di speranze e timori, necessario per sperimentare la vita psichica come reale attraverso i processi di riconoscimento reciproco e intersoggettivo, ma complesso e ricco di quelle insidie che fanno dei rapporti umani l’origine della salute e della patologia.
La capacità dell’autore di narrare le sue esperienze di psicoterapeuta, e di intrecciarle con uno dei livelli di concettualizzazione che hanno cambiato la storia della psicologia clinica e della psicoanalisi, è in grado di entusiasmare, regalando una prospettiva sorprendente attraverso cui guardare il lavoro quotidiano.
Stephen A. Mitchell (23 luglio 1946 – 21 dicembre 2000). È stata la personalità più influente della psicoanalisi contemporanea lavorando, sul piano organizzativo e su quello della produzione scientifica, per la definizione di un paradigma Relazionale, per come lo ha definito Mitchell stesso. Supervisore del William Alanson White Institute di New York, fondatore del Relational track al New York University Postdoctoral Program in Psychotherapy and Psychoanalysis, della rivista Psychoanalytic Dialogues. A Journal of Relational Perspectives, della IARPP (International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy). Ha pubblicato: Le relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica (1983, con Jay R. Greenberg), Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi (1988); L’esperienza della psicoanalisi (1995, con sua moglie Margaret Black); Influenza e autonomia in psicoanalisi (1997); Il modello relazionale (2000); L’amore può durare? Il destino dell’amore romantico (2001, postumo).