Oggetto: L’ipotesi di un coinvolgimento del sistema serotoninergico nella patogenesi del Disturbo ossessivo-compulsivo è stata al centro della ricerca clinica e sperimentale degli ultimi anni. Studi consolidati hanno dimostrato l’efficacia sul D.O.C. della clomipramina e degli SSRI, lavori più recenti sembrerebbero indicare come abbastanza promettente la venlafaxina. Obiettivo del nostro studio è di valutare l’efficacia della venlafaxina nei pazienti affetti da D.O.C. Metodo: Sono stati arruolati 19 pazienti che soddisfano i criteri del DSM-IV-TR per il D.O.C. Di questi, 11 hanno concluso il periodo di follow up di tre mesi previsto. Tali pazienti sono stati trattati con venlafaxina a dosaggio medio di 167 mg/die (range: 37,5-300 mg/die). Sono state somministrate le seguenti scale di valutazione: Yale-Brown Obsessive-Compulsive Scale (Y-BOCS) e Hamilton Rating Scale for Depression (HAM-D). La somministrazione di tali test è avvenuta prima di iniziare il trattamento con venlafaxina (To) e dopo il primo (T1) e il terzo (T2) mese di terapia. Risultati: La percentuale di risposta al trattamento con venlafaxina è stata del 55%, intendendo come risposta una riduzione di almeno il 35% del punteggio iniziale della Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS). La riduzione media del punteggio ottenuto nelle due scale utilizzate (Y-BOCS e HAM-D) è risultata statisticamente significativa (rispettivamente p < 0,0028 e p < 0,01). Non sono emersi significativi fattori predittori di efficacia clinica, cioè il trattamento del D.O.C. con venlafaxina si è mostrato efficace indipendentemente dalle caratteristiche anagrafiche dei pazienti (genere, etÀ), dal dosaggio utilizzato, dalla presenza di eventuali comorbilitÀ, dalla resistenza a precedenti trattamenti con SSRI. Conclusioni: La venlafaxina si è mostrata efficace sia sulla sintomatologia ossessivo-compulsiva che sui vissuti depressivi associati al D.O.C.[:]
Categoria: No 4 - Dicembre - 2008
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