Descrizione
[:it]I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie in crescente diffusione nella nostra società e non di rado pongono delicati problemi di inquadramento diagnostico e management clinico. Attraverso l’analisi del mito di Scilla e Cariddi viene trattata l’espressione della corporeità bulimica come colpa da espiare. Alla base di tali disturbi vi sono spesso esperienze d’incapacità di relazione che determinano nel soggetto un senso di “non esserci” e di perdita del controllo.[:en]Eating disorders are becoming increasingly common in our society and often arise critical problems related to diagnosis and clinical management. In this paper the bulimic self-perception as guilt to be expiated is analyzed through the myth of Scylla and Charybdis. On the basis of these disorders are often difficulties of relationship that determine in the subject a sense of “not being there” and loss of control.[:]
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