PSICOTERAPIA E RELIGIONE. DIFFICOLTÀ D’INDAGINE E INDICAZIONI TECNICHE

Descrizione

L’articolo si pone l’obiettivo di approfondire il rapporto tra psicoterapia e religione. La prima parte sviluppa una riflessione sulle possibili cause a fondamento dell’ambivalenza del medesimo, reinterrogando Freud e i suoi successori nel solco della psicoanalisi, cercando di definire i limiti e cogliere le sovrapposizioni tra i due campi oggetto d’indagine, identificando le mancanze negli attuali iter formativi per l’utilizzo delle associazioni religiose nella stanza d’analisi. La seconda parte indaga le prospettive cliniche alla luce della letteratura (Rizzuto, Aletti, Shafranske) e affronta importanti questioni tecniche, come la decodificazione del linguaggio religioso dal paziente e la ricerca di un’adeguata posizione analitica. Infine, attraverso un accenno al complesso tema della differenza tra esperienza mistica e delirio a sfondo religioso, si cerca di evidenziare la necessità, per ogni terapeuta, di operare una scelta consapevole e personale nella presa in carico di pazienti che pongano al centro della propria esperienza vissuti di natura religiosa.[:en]The objective of this article is to enhance the rapport between psychotherapy and religion. The first part reflects on the possible fundamental causes of one’s ambivalence, questioning Freud and his successors in the rut of psychoanalysis, trying to define the limits and understand the overlap between the two fields research object, identifying the lack in actual educational development for religious use in analysis sessions. The second part investigates the clinical point of view, from lights to literature (Rizzuto, Aletti, Shafranske) and confronts important technical questions, like decoding patients’ religious language and searching for an appropriate analytical position. Lastly, through an allusion to the complex subject of the difference between mystic and delusional experiences in a religious setting, it tries to stress the necessity, for any therapy, to make an informed and personal choice about patient care that establishes the centre of the actual religious experience.