Descrizione
[:it]L’articolo propone, in una prospettiva psicoanalitica relazionale, l’esplorazione delle potenzialità della creatività poetica e narrativa come elementi del processo terapeutico. Riflette sui temi chiave del trauma e della dissociazione, dimensioni che distorcono il funzionamento mentale e che disarticolano la potenzialità della mente di generare liberamente narrazioni attraverso le quali costruire il significato dell’esperienza soggettiva. La narrazione perde la validità di esprimere la soggettività autentica, in quanto la frammentazione della soggettività determinata dal trauma implica una dissociazione tra livelli impliciti dell’organizzazione dell’esperienza e livelli espliciti come quelli narrativi. Questa dissociazione riguarda l’esperienza di autenticità dei significati soggettivi (non il mero racconto di eventi traumatici, che può anzi essere fatto dissociativamente, come “dall’esterno”). Il processo terapeutico di sviluppo di pazienti con storie traumatiche passa attraverso la costruzione di forme alternative di funzionamento, che dipendono fortemente dall’elaborazione del trauma e dal superamento della dissociazione come funzionamento principale della mente. Questo funzionamento alternativo si può conquistare attraverso l’esperienza, fatta dal paziente, del terapeuta come testimone che ricostruisce la validità delle percezioni (frammentate e dissociate post-traumaticamente) del paziente, con un nuovo senso di realtà degli aspetti della mente connessi a quelle distorsioni. Questa testimonianza rende possibile un nuovo racconto, una narrazione dialogica soggettivamente percepita come autentica in quanto può permettere l’esperienza di realtà del sé integrato e l’esperienza di libertà nel creare il significato di passato, presente, e futuro, nei vincoli dei sistemi relazionali che si possono scegliere per crescere. L’esperienza di una soggettività autentica e integrata si sviluppa nel contesto del sistema relazionale e può vivere nella creatività narrativa, riconoscendosi nei suoi racconti dialogici e costruendosi attraverso di essi.[:en]The paper presents the exploration of potential of poetic and narrative creativity, as element of therapeutic process, in a relational psychoanalytic perspective. It meditates on trauma and dissociation, key issues, twisting mental process and encumbering the mind potential to generate creatively narrations, by which building subjective experience meaning. Narration loses the possibility to express authentic subjectivity, because subjectivity fragmentation, created by trauma, entails a dissociation between implicit and explicit levels of experience organization. This kind of dissociation regards the authenticity of subjective meanings experience (not only the narration of traumatic events, which can be realized, indeed, in a dissociation status). The therapeutic path of traumatized patients comes along through the construction of alternative forms of mental working, depending heavily on trauma processing and overcoming dissociation as main mental working. An alternative mental working can be reached by new experience made by the patient, supported by the therapist, as witness, reconstructing the validity of patients perceptions (post-traumatically fragmented and dissociated) by way of a new sense of reality. This process makes possible a new story, subjectively, perceived as authentic which can allow the experience of an integrated self and the experience of freedom in creating the meaning of past, present, and future, in the bonds of relational systems allowing to grow. Experience of authentic subjective borns and develops in a relational system and can live in narrative creativity, discovering it self in dialogical stories and building it self trough them.[:]
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