Il caso clinico presentato propone una nuova possibile lettura preliminare del problema della doppia diagnosi, cioè dell’interazione tra sostanze stupefacenti e disturbo mentale. L’ipotesi che viene proposta è che l’uso di sostanze abbia costituito in questo caso un evento traumatico dal quale è scaturita la sintomatologia psichiatrica, nella quale elementi di personalitÀ e di stato si intrecciano a delineare un quadro di difficile definizione diagnostica. L’originalitÀ del caso offre molti temi di riflessione riguardanti sia il problema dei rapporti sostanze-disturbo mentale che il problema della diagnosi in psichiatria, e suggerisce la necessitÀ di un approccio il più possibile ampio ed empatico a questo tipo di pazienti.[:]
Categoria: No 4 - Dicembre - 2008
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